In passato sono state perlopiù le nuove generazioni a scendere in piazza per manifestare contro qualcosa che ritenevano sbagliato, ma quello che mi lascia perplessa è che oggi sono i bambini e i super giovanissimi a dover manifestare per qualcosa davvero nuovo e incredibile:
il futuro loro e del pianeta !
Credo che solo una sceneggiatura di un catastrophic movie potrebbe prevedere la mobilitazione dei bambini contro la distruzione SISTEMATICA del proprio ambiente. A pensarci è surreale. Eppure avviene e trovo nella maggior parte degli adulti un senso di disinteresse che ha del preoccupante. Spallucce, battute, sono state le reazioni più evidenti a questa mobilitazione. Quasi fosse un gioco vedere i bambini, i ragazzini manifestare e non il segno di qualcosa che proprio non va.
La sensazione è che gli adulti sottovalutino il problema e tendano a dare per scontato che tutto ormai sia perso e che combattere per l’aria , il mare , l’acqua , le foreste, sia una perdita di tempo.
Essere un Greenmaniac: ovvero difendere la natura
NON E ‘ POLITICA, E’ GIUDIZIO.
Ho assistito a una scena piuttosto triste questa estate . Un gruppo di bambini, capitanati da una piccola squadra di adulti, ha ripulito la spiaggia in maniera egregia, sollevando sassi ed estraendo mozziconi e ogni possibile rifiuto . A fine lavoro un bambino munito di megafono, con tutta la difficoltà che può avere un bambino a parlare a una folla , ha iniziato a spiegare come le abitudini dovessero cambiare, quanto l’ambiente fosse importante , quanto i bambini avessero diritto a un mare e a un’aria pulita.
Mentre il bambino parlava , con la vocina tipica della sua età, un’intera spiaggia di adulti ha continuato le proprie attività, senza degnarsi di prestargli la minima attenzione . Si avvertiva una sorta di disapprovazione per le parole del bimbo ed è stata una cosa strana e nuova per me notare in un gruppo di adulti una mancanza di empatia e un’arroganza shoccante.
Gli accompagnatori adulti hanno dovuto richiamare, loro stessi imbarazzati, l’attenzione dei bagnanti chiedendo un applauso che altrimenti non sarebbe arrivato, lasciando il bimbo, solo, una volta di più , di fronte a una platea di adulti egoisti ed egocentrici.
Da parte mia sgomento di fronte a questa situazione e davvero tanta tristezza. Io a 7/8 anni non parlavo al megafono a una spiaggia pregando di rispettare il mare, io a quell’età giocavo, non avevo bisogno di redarguire chi doveva occuparsi di me e dei miei anni futuri.
Forza, forza, forza
A seguito di questa esperienza ho accolto con immensa felicità le manifestazioni in Brasile per la difesa della foresta Amazzonica che ha visto centinaia di migliaia di brasiliani in piazza, e a vedere un popolo che sventolava bandiere e striscioni a difesa di un patrimonio mondiale mi si è aperto il cuore . Tanti semi brasiliani per contrastare una politica folle e medioevale di deforestazione.
A volte basta parlare di una cosa per dare forza alla cosa stessa. Io non smetterò mai di combattere per salvaguardare ciò che è patrimonio di tutti ma che soprattutto è patrimonio di me stessa, il verde , ogni albero e ogni essere vivente.
Fanno parte di me , fanno parte di noi.
Non. Possono. Essere. Distrutti.
Non. Devono.