TINA NON DEVE MORIRE
Quante altre petizioni dovranno essere create e quante voci mai si dovranno alzare, per attirare l’attenzione sulla violenza perpetrata in massa , quotidianamente su ogni forma animale?
In maniera più subdola che mai, dietro mille scuse, inefficienze, scuse, la morte viene disseminata con una leggerezza che supera ogni più profondo medioevo.
Un caso simile per la “Sfattoria degli ultimi ” poi rientrato grazie alle innumerevoli firme raccolte e la mobilitazione di tantissimi volontari
L’appello arriva dal Rifugio Miletta.
Tina è una cinghialina che è stata trovata senza mamma e adottata da un cittadino di nome Gabriele, e rischia di essere uccisa dall’Asl di Novara. La sua colpa? Essere un mix tra una maialina e un cinghialino. Ma Tina è un animale domestico, intelligentissimo e in regola con ogni vaccinazione e per nulla malata
Oggi succede a suini e cinghiali, perseguitati con la scusa della peste suina. Domani a chi succederà? Chi saranno i prossimi? Gli animali sono esseri senzienti, voler uccidere cinghiali e suini da compagnia per tutelare gli interessi dell’industria della carne e degli allevamenti intensivi, è vergognoso.
La soluzione NON E’ UCCIDERE INDISTINTAMENTE GLI ANIMALI , la soluzione è METTERE FINE AGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI , portatori di ogni forma di virus e malattia, compresa l’aviaria. Uccideranno tutti gli animali in cielo? O anche i canarini nelle gabbie?
Crediamo che sia importante protestare per queste sentenze di morte, che aggiungono sangue su sangue, inutile e amaro a questo mondo che cerca solo sollievo.
L’Asl di Novara ha già emesso sentenza di morte per Tina, ma è stato fatto ricorso al Tar del Piemonte per salvarla. La vita di Tina, il suo cuore e quello di chi la ama sono nelle mani del Tar del Piemonte.
Lasciate vivere Tina!
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